Termoli, antica e moderna cittadina sulla costa Molisana. Il colore di una natura ancora incontaminata che nasconde una serie d’incredibili scoperte a chi cerca in una vacanza davvero qualcosa di nuovo. Un fazzoletto di mare nel cuore dell’Adriatico, Termoli offre al visitatore dei nostri giorni acque d’incredibile trasparenza e strutture confortevoli e moderne, tesori d’arte e piccoli capolavori dell’uomo: dalle feste popolari ai riti religiosi più intensi, ai sapori di una cucina “selvaggia” e profumata. La fondazione, la storia e l’arte di Termoli si mescolano con il ricordo di molteplici etnie e la leggenda spesso ricama sulle poche notizie storiche giunteci con certezza. Dalle prime popolazioni di origine asiatica, sino all’accertata presenza degli Etruschi, questo tratto di mare è stato solcato e frequentato da numerosi navigatori, fraterni e ostili, che vi hanno fondato colonie ed eretto templi e fortezze. Termoli, città dinamica in crescente espansione, conserva tesori del passato, a testimonianza di una storia prestigiosa. Il Borgo Vecchio, sorto sulla sommità di un promontorio quasi a picco sul mare, si presenta come una cittadella fortificata, caratterizzata da vicoli e piazzette; tra questi, Vico II Castello, uno dei più stretti d’Europa. Numerose nei secoli le incursioni subite dall’antico borgo marinaro, specie per opera dei turchi. Famoso il saccheggio per opera degli ottomani con a capo il leggendario Piyali Pascià, nel 1566, che ogni anno è rievocato il 15 agosto, con il tradizionale “Incendio delle mura e del Castello”. Su questo meraviglioso lembo di mare si affacciano oltre 30 Km di costa adatta a tutti i gusti, della spiaggia con sabbia finissima immersa in uno dei pochi ambienti mediterranei rimasti intatti, ricco di dune e cespugli di acacie, e dagli arenili modernamente attrezzati. Per trascorrere una giornata su queste coste è sufficiente armarsi di un telo da mare e un paio di occhiali da sole. Per chi ama il confort di una vacanza più tradizionale, attrezzature di prim’ordine e una ricettività turistica in continua espansione, dai lidi balneari, agli alberghi, ai residence, alle locande, ai B&B offrono al turista tutti i servizi di assistenza necessari a rendere il soggiorno piacevole e rilassante. Servizi tali da meritarsi, ormai da decenni, l’ambita Bandiera Blu, che premia la qualità delle acque, la pulizia delle spiagge, l’efficienza dei servizi e l’adeguatezza delle strutture ricettive e la Bandiera Verde per le piagge a misura di Bambino. Lasciandosi sedurre dall’ebrezza di un mare così invitante, si cade nella tentazione di passare una vacanza tutta sott’acqua, un rischio improbabile in un posto ricco di opportunità per muoversi, fare sport e vivere la notte: due spiagge fantastiche, che danno una marcia in più a questa ridente cittadina, caratterizzate da strutture all’avanguardia per l’ospitalità balneare tra le quali piscine, acquascivoli, idromassaggi, campi da beach tennis, beach volley, beach soccer, circoli di equitazione e impianti sportivi offrono al turista le possibilità per trasformare la vacanza in un’occasione di benessere. Anche le notti riservano sorprese, piste da ballo e discoteche, serate di musica e teatro, concerti, rassegne canore, culturali e folcloristiche illuminano le notti sulla costa, nell’ormai consolidato cartellone estivo dell’ ”Estate Termolese”, offrendo a ciascun turista l’opportunità di aggiungere svago al benessere. La tradizione più sentita a Termoli è la regata di San Basso che si celebra il 3 agosto e rientra tra le manifestazioni più importanti dell’agosto termolese. Per rievocare la leggenda del miracoloso ritrovamento in mare delle reliquie di San Basso, ogni anno la statua, sistemata su una barca sorteggiata per l’occasione tra tutta la flottiglia locale, e riccamente addobbata, è condotta lungo la costa termolese, seguita dall’intera flottiglia dei motopescherecci. I termolesi e il mare. Un rapporto antichissimo che ha fortemente caratterizzato la vita della città connotandone l’anima, l’economia, la cultura. La tradizione marinara di Termoli è tra le più importanti del Medio Adriatico ed è stata caratterizzata dalle paranze ovvero le barche adibite alla pesca in coppia; la pesca è stata, per decenni, una delle più importanti leve dello sviluppo economico via via affiancata e poi parzialmente sostituita dal turismo balneare. Oggi Termoli è diventata litorale colmo di stabilimenti, di ombrelloni e di gente allegra proveniente da ogni parte d’Italia e dall’Estero. Inoltre, numerosi turisti giungono a Termoli, che è il porto più comodo e attrezzato per l’imbarco per le Isole Tremiti su confortevoli motonavi e veloci aliscafi che eseguono varie corse giornaliere.
ORIGINE E STORIA
Non esistono fonti d’archivio che documentano la storia delle origini di Termoli, a causa del saccheggio turco avvenuto nel 1566, ma il ritrovamento di alcune necropoli nelle località Porticone e Difesa Grande testimoniano la presenza umana nella zona sin dal V secolo a.C. Pertanto, il territorio molisano era abitato già in epoca preistorica e si popolò soprattutto tra il V e il IV secolo a.C. I villaggi sorgevano non distanti dal litorale per il ruolo fondamentale che il mare assumeva per queste popolazioni come via di comunicazioni e scambi commerciali. I primi abitanti della costa furono molto probabilmente i frentani. Per sfuggire all’invasione dei Visigoti che distrussero Petatio (Petacciato), Usconia (Guglionesi), Arenio e Cliternia (Contrade di Campomarino), nel 412 d.C. alcuni abitanti dell’entroterra termolese si rifugiarono sul vicino promontorio. Gli scampati dalla strage si accamparono sullo scoglio di connessione calcarea e conchilifera, ove attualmente sorge il Borgo Vecchio, e fondarono Termoli, in memoria dell’antica Termes (città termale), scomparsa per un bradisismo e localizzata in contrada Difesa Grande. Tale località prese l’appellativo di Tornola, in ricordo del nucleo originale che si chiamava Cliterniola. Alcuni vicoli e piazze del Borgo Vecchio hanno conservato questo nome fino ai giorni nostri. Poi, nel 568 d.C. i Longobardi fondarono il Ducato di Benevento e proclamarono Termoli capoluogo di Contea, essendo un centro strategico per la difesa costiera. Proprio per questo, la città fu munita di mura, di un torrione e di otto torrette merlate. Dalla dominazione Longobarda Termoli passò a quella Carolingia, nel periodo dall’801 al 1030 d.C. Termoli divenne anche un possedimento del Regno delle Due Sicilie, governato prima dai Normanni e poi dagli Svevi. Nel 1157 Lotario III distrusse il Borgo vecchio. Nel 1203, fu redatto il TRATTATO COMMERCIALE di libero scambio da Federico secondo tra Termoli e Ragusa (oggi Dubrovnik). Risalgono al periodo Svevo la ricostruzione e l’ampliamento della cerchia muraria e del castello e nel 1223 Federico II autorizzò il mercato intra muras, ogni lunedì. Nel 1240 i Veneziani attaccarono e distrussero il Borgo vecchio, nel 1247 Federico II ricostruì il castello, già esistente al tempo di Tancredi d’Altavilla che tenne ivi “corte magna” assieme al cognato barone di Andria. In seguito la città perse importanza, per l’avvicendarsi di diversi dominatori. Il nucleo abitato di Termoli è rimasto racchiuso entro le antiche mura fino al 1847, quando re Ferdinando II di Borbone diede l’autorizzazione a costruire anche all’esterno tracciando egli stesso le linee del Cardo e del Decumano; le attuali Corso Nazionale e Corso Umberto, segnando l’inizio della storia moderna di Termoli. Dopo l’epoca Federiciana, il castello fu adibito a carcere e attualmente è, in parte, sede di una stazione metereologica dell’Aereonautica militare. Durante la rivoluzione Napoletana del 1799, Termoli prese parte ai moti rivoluzionari ma ebbe a subire anche la reazione da parte dei Borboni. I Patrioti Federico e Bassomaria Brigida, dalla Cattedrale, dove si erano rifugiati, furono trascinati fino alla Torretta “Mulino a vento” ed ivi trucidati. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, a causa della sua importante posizione strategica, Termoli subì non pochi danni. Nel 1915 alcune torpediniere austriache bombardarono il ponte sul Biferno, il ponte sul Sinarca, e la ferrovia; Nel 1917 aerei austriaci bombardarono la stazione e furono allontanati da idrovolanti italiani che si trovavano nel Lago di Lesina. Il 3 ottobre 1943, invece, alle ore 2,45, truppe dell’VIII armata guidata dal Generale Montgomery sbarcarono nel porto di Termoli.